Chiusura Consultori e Eutanasia Legale – Il Piccolo 17.05.2023

Quando c’è un principio di diritto non gradito a chi lo deve applicare, l’unico modo per non farlo attuare e creare lungaggini burocratiche. Se c’è infatti un problema, il tempismo costituisce spesso metà della soluzione.

Trieste adesso ha due questioni a mio parere che non possono attendere: il primo è la futura chiusura di due Consultori su quattro; il secondo, assolutamente non meno urgente, e la raccolta di 5.000 firme promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la proposta di legge regionale sull’eutanasia legale (http://infvg.liberisubito.it).

Come detto dall’Asugi, due dei quattro Consultori stanno per chiudere, anzi ci sarà un “accorpamento”, con l’intento pure di migliorare il servizio concentrandolo nei Distretti di Roiano e Valmaura, luoghi in cui il solo parcheggio è un problema, che a breve si presenterà moltiplicato, per cui figuriamoci le attese. Il tempismo che i quattro Consultori ora garantiscono è vitale.

Si pensi per esempio all’interruzione volontaria della gravidanza, piuttosto che ai percorsi di contraccezione per i minorenni, argomenti che riguardano la salute pubblica, cioè anche quella di chi non è donna o non è minorenne; diventa quindi una questione di tutti se le lungaggini creano danni, spesso a catena, quanto meno sotto forma di sofferenza.

Altra lotta contro il tempo si fa nel caso in cui si versi in condizioni fisiche o psichiche intollerabili e si chieda l’accertamento di tali condizioni al Comitato etico territorialmente competente, al fine di accedere al suicidio assistito, come previsto dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242/19, nota come sentenza “Cappato”, che appunto ha reso costituzionale una morte assistita consapevole e dignitosa, colmando una lacuna legislativa inaccettabile. Un malato terminale non ha mesi o anni di tempo da poter investire per attendere la pronuncia di un Comitato etico, nè che l’Asl si procuri il farmaco; i tempi che si sono visti sinora non rispettano la dignità del paziente nè dei familiari e delle persone care a lui legate… A Trieste e in tutta la regione si è aperta la raccolta firme che ha lo scopo di far promuovere una legge regionale che definisca ruoli, tempi e procedure per accedere al cosiddetto suicidio assistito.

Evitiamo traumatiche trasferte all’estero, che non tutti si possono neppure permettere, evitiamo l’ipocrisia: io sono favorevole a firmare.

Giovanna de’ Manzano

Il Piccolo 17.05.2023 – Leggi articolo

 

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