Stalking – Minacce e Offese all’ex-compagna – Il Piccolo 3.05.2017

Travolto dalla gelosia ha minacciato di morte la ex e poi quasi fosse un macabro nefasto augurio le ha inviato un mazzodi fiori scrivendo: «Ti porterò sempre nel mio cuore». E se l’è presa con il nuovo compagno della donna dicendogli che lo avrebbe messo su una sedia a rotelle.
L’uomo del quale non riveliamo le generalità per impedire che la ex moglie e soprattutto il figlio in tenera età vengano riconosciuti, sarà processato il prossimo 26 luglio con rito immediato dal giudice Camillo Poillucci.
È difeso dall’avvocato Laura Guerrini Luzzato. La donna – vittima di anni e anni di violenze e persecuzioni – è assistita dall’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano.
Come un tormento, aveva più volte telefonato alla ex, travolgendola poi con una pioggia quotidiana di messaggini per convincerla a riallacciare la relazione.
In effetti l’uomo, il persecutore, non ha mai accettato l’addio. E a modo suo ha tentato di convincere la sua ex a tornare assieme. Ha inviato messaggini offensivi e minatori con il cellulare alla donna, l’ha seguita ovunque anche nei pressi della sua abitazione. E si è presentato sotto casa della stessa ex urlando a squarciagola frasi offensive e l’ha anche minacciata. «Ti ammazzo, vengo su e spacco tutto», ha scritto in un messaggio. E poi ancora: «Ti spaccherò i denti». Tutto allo scopo di riallacciare la relazione sentimentale con la donna, conclusasi qualche tempo prima. Così da dicembre l’uomo ha più volte compiuto atti persecutori e comportamenti violenti nei confronti della giovane, tali da farle temere per la propria
incolumità e costringerla a cambiare le abitudini di vita. Ma nella vicenda di stalking compare anche la suocera dell’uomo, alla quale la figlia
aveva chiesto protezione. Al punto che la ex nello scorso gennaio aveva chiesto un periodo di congedo dal lavoro perché aveva paura di uscire dacasa. Infatti l’uomo che la pedinava costantemente l’aveva pesantemente minacciata dicendo: «Ti uccido. Mi resterai morta tra le mani. Se mi arrestano prima incendio la casa e ti dò fuoco. Lo faccio appena mi rilasciano. Perché tu farai quella fine». Ma la vittima di questa ennesima vicenda di stalking era stata chiarissima: «Basta, lasciami stare». Ora è arrivato il processo.

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