Falso in Atto Pubblico – Il Piccolo – 29.01.2020

Sarà giudicato con il rito abbreviato il quarantaquattrenne accusato di aver cambiato improvvisamente pediatra al bambino falsificando la documentazione. Lo aveva fatto nella totale insaputa della madre, una trentottenne con cui l’uomo si stava lasciando. I rapporti tra i due erano tesi.

La donna, difesa dall’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano, aveva scoperto tutto a cose fatte.

Per ottenere un altro medico il padre si era procurato un duplicato della tessera sanitaria cartacea del bimbo, fingendo di aver perso l’originale. All’impiegata del distretto sanitario l’uomo aveva dichiarato lo «smarrimento» del documento.

Ma l’imbroglio era stato scoperto dagli uffici  sanitari, anche perché la madre aveva dimostrato che il tesserino invece esisteva eccome: lo aveva lei. Di qui la denuncia, grazie alla segnalazione in Procura partita proprio dall’Azienda sanitaria. Il padre dovrà rispondere di  “falso in atto pubblico”.

Sul caso aveva aperto un fascicolo il pubblico ministero Maddalena Chergia, che aveva  avanzato richiesta di citazione diretta a giudizio.

L’ultima udienza è andata in scena in questi giorni. L’imputato ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. A giugno verrà sentita la madre, che si è anche costituita parte civile nel processo.

La  trentottenne aveva dovuto affrontare anche un’altra causa legale contro  l’ex compagno.  Una vicenda di presunte violenze, in questo caso, in cui l’uomo sosteneva di essere stato picchiato dalla ex fidanzata e dalla madre di lei.

L’aggressione, a detta del quarantaquattrenne, sarebbe avvenuta nei pressi di via Pietà nell’abitacolo di un’automobile dopo che la coppia si era data appuntamento per la consegna del bambino. Ma il racconto dell’uomo, nonostante una denuncia sporta ai Carabinieri, non aveva convinto gli inquirenti.  —

 

RIPRODUZIONE RISERVATA – GianPaolo Sarti

 

Il Piccolo 29.02.19.pdf

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