Niente Comunità al Bimbo Contesto – Il Piccolo 4.03.2022

Un altro caso di minore triestino conteso che innesca uno scontro legale tra i  genitori.
Una disputa che ormai più di un anno fa aveva destato un certo interesse anche a livello mediatico perché la decisione del Tribunale dei minori giuliano era stata quella di togliere temporaneamente il figlio di 7 anni sia alla madre che al padre, per collocarlo in una comunità. Ora, però, la Corte d’Appello ha bloccato tutto: i giudici di secondo grado hanno sospeso il provvedimento (risaliva al dicembre 2020) che prevedeva il collocamento forzoso del bambino.
Per ora il minore potrà restare con la madre e le visite del padre dovranno avvenire solo in presenza di un educatore. Il precedente decreto del Tribunale dei minori implicava invece il temporaneo distacco dalla madre e dal fratello con i quali il bambino abitava: di fatto un periodo di totale assenza di contatti con i familiari più stretti per un minimo di tre mesi.
In seguito al ricorso presentato dalla madre, dopo aver sospeso il decreto, la Corte ha incaricato in via provvisoria i servizi sociali (con in più l’ausilio dei servizi specialistici dell’Asugi) di effettuare un percorso terapeutico finalizzato a far recuperare al bambino una relazione positiva col padre e un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, rinviando poi  l’udienza a ottobre per la decisione finale.
I giudici di secondo grado hanno ritenuto che non sia nel superiore interesse del minore essere affidato a una casa famiglia ed essere così tolto dal proprio habitat familiare, come sostenuto dai legali della madre secondo i quali il distacco sarebbe stato immotivato e traumatico. La Corte d’appello ha inoltre riconosciuto che il padre non può imputare alla responsabilità della madre il fatto che il figlio, quando era affidato temporaneamente a lui per i weekend, avesse atteggiamenti di rifiuto nei confronti del genitore.

Trieste Il Piccolo 04.03.2022 – Leggi articolo

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