Abusi Sessuali su Minore – Il Piccolo 5.01.2020

È attesa per il 15 gennaio la sentenza a carico del trentacinquenne triestino accusato di aver abusato di un undicenne in una cantina delle case Ater di piazzale De Gasperi.  Il minore era stato avvicinato con la promessa del regalo di un videogioco: una consolle “X-box” ultimo modello.

Il trentacinquenne, assistito nel processo dall’avvocato Alessandro Giadrossi, sarà giudicato dal gup Luigi Dainotti con il rito abbreviato. Sul caso ha indagato il pm Federico Frezza.

La violenza sessuale, come testimoniato dalla stessa vittima, si sarebbe consumata nell’agosto del 2017. L’uomo aveva conosciuto l’undicenne in ambito rionale.

Secondo quanto è emerso dalla perizia psichiatrica disposta dal gup, il trentacinquenne «qualora venisse giudicato responsabile dei fatti per cui  è imputato, nel periodo delle commissione degli stessi non si trovava in condizioni di infermità». Questo l’esito degli accertamenti dello psichiatra.

E, ha annotato lo specialista, l’imputato «attualmente possiede una capacità sufficiente per partecipare coscientemente a un processo».

Anche valutazioni psichiatriche pregresse, ha chiarito ancora il perito del giudice, «non avevano mai rilevato la presenza di un disturbo mentale severo», né la necessità di una presa in carico da parte dei Servizi di salute mentale.

Al trentacinquenne, in passato (un passato di disagio, di marginalità sociale, come spiegato nel documento dello psichiatra), era stato comunque diagnosticato «un disturbo di personalità  e una difficoltà nella capacità di critica e giudizi, che sembrano coerenti con la presenza di un quoziente intellettivo lievemente sotto la norma».

Nell’udienza preliminare l’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano, il legale che tutela il minore e i genitori, si era costituita parte civile.

L’avvocato dell’imputato ha proposto un risarcimento alla famiglia.  —

 

Gianpaolo Sarti- Riporduzione Riservata

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