Alfabetizzazione e Inclusione in Carcere a Trieste – Il Piccolo 24.07.2018

Successo per il secondo ciclo di alfabetizzazione per detenuti appena concluso nella sezione maschile della Casa circondariale di via Coroneo, tenuto dal Cpia, il Centro provinciale istruzione adulti, in accordo con i ministeri dell’Istruzione e della Giustizia.
Il corso di cento ore, tenuto da Emilia Colella, docente alfabetizzatore di italiano per stranieri, è stato strutturato anche e soprattutto per instaurare quel rapporto empatico e di fiducia reciproca imprescindibile in qualsiasi contesto educativo, e a maggior ragione in un istituto di prevenzione e pena. Varie le provenienze degli studenti: nigeriani, kossovari, rumeni, colombiani, afgani, pakistani, russi e ucraini. Altrettanto vari i livelli di scolarizzazione e le età.
L’obiettivo del corso è stato non solo linguistico, ma soprattutto relazionale, sociale e di interiorizzazione di diritti e doveri, al fine di stimolare le coscienze ed acquisire il senso civico per riconoscere gli errori e non ripeterli.
Spiega Colella: «L’attenzione massima è stata rivolta ai fattori socio-affettivi e socio-culturali, partendo dal vissuto di ciascuno. Un corso di alfabetizzazione ha successo se si riesce a sviluppare negli studenti la voglia di ritornare il giorno dopo la lezione per sentirsi gratificati, nella consapevolezza di potercela fare, ritrovando la fiducia nelle proprie possibilità».
Elisabetta Burla, garante comunale dei diritti dei detenuti, ricorda «l’importanza fondamentale dell’istituzione scolastica anche all’interno della Casa circondariale per permettere alle persone straniere d’imparare la nostra lingua e conseguentemente comprendere regole, doveri e diritti. Solo attraverso il dialogo e la comprensione delle diverse culture si può giungere all’integrazione e, conseguentemente, alla sicurezza tanto invocata». — BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Giovanna A. de’Manzano

 

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