«Ha la capacità di partecipare coscientemente al processo e i comportamenti di rilevanza penale di cui è accusato non possono essere ricondotti a un’infermità giuridicamente rilevante».
È l’esito della perizia psichiatrica sul 35enne triestino accusato di abusi su un undicenne. Secondo l’accusa la violenza sessuale si sarebbe consumata nell’agosto 2017 in una cantina delle case Ater di piazzale De Gasperi. Il ragazzino sarebbe stato adescato con la promessa del regalo di una consolle X-box.
Perizia eseguita su disposizione del gup Luigi Dainotti per accertare la capacità di intendere e di volere dell’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Giadrossi. Il pm Federico Frezza ha chiesto il rinvio a giudizio. La famiglia si è costituita parte civile con l’avvocato Giovanna Augusta de’Manzano e ha rifiutato un’offerta di risarcimento.
Il 35enne è accusato anche di aver tentato un approccio con una ragazzina, chiedendole con insistenza lo scambio di foto intime. —
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