“Ritenuto preliminarmente che non sia possibile procedere all'audizione della figlia maggiorenne, atteso che la stessa può intervenire nel giudizio per far valere un diritto relativo all'oggetto della controversia, in quanto economicamente dipendente e comunque in funzione di ampliamento del contraddittorio, consentendo eventualmente in tal modo al giudice di provvedere in merito all'entità e al versamento...[...]”
“….a fronte della sua comprovata iscrizione universitaria, è evidente che le sue esigenze siano mutate e siano aumentate, in un contesto economico (non patrimoniale) sostanzialmente identico da parte del padre. Il fatto che la madre possa aver aumentato le sue capacità patrimoniali potrà rilevare in sede di riconoscimento finale dell’assegno divorzile, ma non gioca alcun ruolo quanto al mantenimento della figlia da parte del padre.”
“Tenendo conto delle aumentate esigenze della figlia, dispone che il padre concorra al suo mantenimento con il pagamento dell’importo di € 400,00 mensili oltre al 50% delle spese relative all’istruzione universitaria (tasse, mezzi di trasporto, libri e materiale didattico, esclusa mensa scolastica: il tutto con rimborso entro 30 giorni dalla documentazione di spesa), ed a quelle sanitarie, sportive e ricreative purché previamente comunicate qualora non indispensabili, oltre che documentate.”
