Il Bacio Politicizzato – Il Piccolo 10.09.23
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Il Presidente della federazione di calcio femminile spagnola, Luis Rubiales, è stato recentemente messo alla gogna per una supposta violenza sessuale agita ai danni di una calciatrice, Jenni Hermoso, nel corso della cerimonia di premiazione, e ciò per aver dato alla stessa un bacio, solo più tardi bollato come “non voluto”.

Dalla pubblica gogna, pesante e definitiva come una sentenza passata in giudicato, si è arrivati in poche ore alla rimozione di Rubiales dal suo incarico, pur vittoriosamente condotto.

E ciò nonostante un video, parimenti trasmesso urbi et orbi, girato dopo pochi minuti da quel bacio. Nel video ben si vede che tutte le atlete, compresa una compiaciuta Hermoso che ivi appare euforica con una bottiglia di champagne in mano, inneggiano all’unisono mentre tornano a casa in pullman, rievocando quel bacio quale esperienza elettrizzante che ha moltiplicato l’eccitazione della vittoria. Non solo, ma la stessa Hermoso riferisce di quell’esperienza come qualcosa di fantastico tanto da paragonarla al bacio iconico, sempre trasmesso in diretta tv, tra Iker Casillas e Sara Carbonero, bacio che suggellava la loro storia d’amore. Si vedono poi nel video le compagne di squadra che inneggiano al bacio chiedendone la ripetizione “Beso! Beso!”, come si fa con gli sposi ad un matrimonio, mentre la Hermoso compiaciuta rievoca quei momenti: “mi ha presa così..” racconta alle amiche al colmo dell’eccitazione, ridendo euforica al ricordo di quell’esperienza che lei stessa presenta come indimenticabile.

Del resto la richiesta di un “bis” lascia pochi dubbi sul gradimento del bacio e non può certo essere la reazione che accompagna una violenza sessuale, tanto più che, quando appare il Presidente, tutte le ragazze – Hermoso compresa – inneggiano a lui, come se fosse un eroe.

Date queste premesse è impossibile che Jenni Hermoso, sempre con sorriso eccitato e champagne in mano, non fosse più che consenziente e onorata di quel gesto pubblico di affetto e di stima. Le violenze, purtroppo, sono ben altro.

Continuare a vedere la donna vittima anche quando è compiaciuta e trionfatrice non può che essere, pertanto, che un mero riflesso condizionato dell’ideologia dominante la quale ha deciso di vedere il maschio sempre come un violento predatore sessuale e la donna sempre come vittima abusata, anche quando l’esperienza l’ha lasciata talmente soddisfatta da volerla ripetere. E soprattutto in questo modo non si rende giustizia a quante sono state veramente vittime di violenza, nè ci si impegna ad individuare i motivi e le cause che portano alcuni uomini, assolutamente non rappresentativi del loro genere, ad usare violenza su una donna.

Dispiace per la carriera – e la vita – rovinata di Rubiales.

Giovanna Augusta de’Manzano

Il Piccolo 10.09.2023 – Leggi articolo

 

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